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WiFi
HAM-WiFi Monte Ghebbio
Progetto di una rete Wireless a 2,4 Ghz su Monte Ghebbio -Riolo Terme, Monte Romano Brisighella , Bel Poggio Imola.
Cosa è un ACCES-POINT e una rete WIRELESS
Un Access Point è un dispositivo che permette all'utente Client mobile o fisso che sia di collegarsi ad una rete wireless. L'access point, collegato fisicamente ad una rete cablata (oppure via radio ad un altro access point), riceve ed invia un segnale radio all'utente, permettendo così la connessione.
Mentre il termine wireless (dall’inglese senza fili) indica i sistemi di comunicazione tra dispositivi elettronici, quindi una rete, che non fa uso di cavi. I sistemi tradizionali basati su connessioni cablate sono detti wired.
Motivazione del progetto
Fare esperienza teorica e pratica su reti WiFi radioamatoriale nella banda dei 2,4 Ghz e frequenze superiori, tenendo presente di utilizzare uno dei seguenti canali sugli access-point nelle frequenze a noi assegnate nella banda dei 13 cm
CH1 2412 Mhz
CH2 2417 Mhz
CH3 2422 Mhz
CH4 2427 Mhz
CH5 2432 Mhz
CH6 2437 Mhz
CH7 2442 Mhz
CH8 2447 Mhz
Il progetto prevede l’attivazione di una rete in dorsale collinare e appenninica composta da tre nodi principali e un quarto nodo per porta in internet.
Questa rete in un prossimo futuro potrà essere espandibili ad altre reti wireless radio amatoriali esistenti sul nord Italia.
Le località interessate sono Monte Ghebbio comune di RioloTerme , Monte Romano comune diBrisighella, Bel Poggio comune di Imola, e un ulteriore nodo a Riolo Terme per gate in internet riservato per servizi APRS, ECHOLINK, e altro ancora.
I tre nodi in dorsale cioè M. Ghebbio, M. Romano, Bel Poggio, faranno da acces- point per gli utenti che vorranno entrare in rete.
Saranno installate in rete webcam, centraline meteo, inoltre si potrà sperimentare o meglio fare esperienze su Video-Audio Conferenze, V.O.I.P.., FTP, email e altro ancora.
Servizi previsti in rete Wireless sui tre siti
Nodo BEL POGGIO 100 mt s.l.m. IMOLA
Saranno attivati due Server sul Bel Poggio, uno in Linux con corso specifico e altro, e un server per centralina meteo connessa al sistema APRS, il noto sistema è l'acronimo di Automatic Position Reporting System, che è stato introdotto da Bob Bruninga al TAPR/ARRL Digital Communication Conference del 1992.
Fondamentalmente, l'APRS è un protocollo di comunicazione packet per la diffusione di dati attuali in tempo reale. Molte volte viene rappresentato come combinazione del packet radio con la rete satellitare Global Position System (GPS), in modo da permettere agli utenti la visualizzazione automatica delle posizioni delle stazioni radio e di altri oggetti sulla mappa di un PC.
Sono supportate numerose altre caratteristiche che non sono direttamente correlate con il rapporto della posizione, come il rapporto di condizioni metereologiche, ricerca di segali e scambio di messaggi.
In pratica chi sarà connesso con la rete del Ghebbio avrà la possibilita di disporre il servizio APRS sul proprio PC semplicemente attivando il programma UI-VIEW settandolo in modo opportuno. Quindi l’utente non avrà bisogno del ricetrasmettitore in banda 144.800 Mhz, ne di TNC, o Modem che sia. Questo sarà possibile perché si utilizzerà un unica apparecchiatura radio VHF e TNC2 installata sul Bel Poggio ad Imola. Sarà poi attivato un RX in scansione automatica, acquisibile in ECHOLINK sulla banda VHF.
Nodo MONTE GHEBBIO 241 mt s.l.m. Riolo Terme
Anche qui si prevede l’utilizzo di due server, uno per gestire EchoLink, e per i due ponti radio VHF 145,7125 Mhz e UHF 430,025.
L’altro server per gestione RTX remoto tipo FT817 per HF – VHF –UHF è previsto anche l’installazione di uno scanner IC100 o modelli più moderni, tutto questo sarà disponibile per gli utenti connessi alla rete. Si prevede anche l’installazione di un FRG9600 per ascolto della banda Aeronautica.
Nodo MONTE ROMANO 741 mt s.l.m. Brisighella
Vedi foto sottostante, IZ4AQM sulla foto di sinistra e IK4FMY
Qui sarà installato un server a basso consumo energetico, è previsto anche l’installazione di un micro server con otto canali per attivazione o no servizi compreso il server, visto che il sistema attualmente è alimentato a energia solare.
Su questo sito è operativo dal 92 un nodo con ssid IRVS1-2 gestito da un vecchio 8080 frequenza di uscita packet 144.725 con centralina meteo.
Sarà smantellato il vecchio sistema, installato un server che gestirà un RTX per frequenze in diretta.1297,550 Mhz, un ulteriore centralina meteo con APRS annesso
Inoltre è previsto l’istallazione su un utente CLIENT di un TS2000 con gestione in REMOTO messo gentilmente a disposizione dal signor Aureliano I4DRY in zona Altedo.
Questo è quanto ci proponiamo di fare, se qualcuno desidera partecipare a questo gruppo contatti IK4NYV sulle frequenze di 145.550 -145.7125- 430.025 Mhz oppure via email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
COME ACCEDERE in RETE sul Ghebbio?
La rete come prevede l’attuale legislazione in vigore, non dovrà essere utilizzata dagli utenti per connessioni ad internet, e sarà regolata da sistema di autentificazione personale.
Tre cose fondamentali per accedere sono necessarie.
- Essere radioamatori regolarmente inscritti.
- Avere un numero IP radio amatoriale per il proprio personal coumputer, in mancanza,richiederlo via email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. il quale è delegato a questo scopo per la nostra regione Emilia Romagna .
- Vista ottica di almeno uno dei tre ACCESS-POINT, elemento fondamentale per l’utilizzo della rete da parte di un Client.. A tale scopo è possibile scaricare da internet un programma che verifica la tratta radio fra due punti chiamato RADIOMOBILE molto interessante.
Programma RADIOMOBILE
Ovviamente sarà necessario per effettuare la simulazione della rete, e per verificare l’attenuazione di tratta, inserire le coordinate geografiche dei due punti presi in esame, l’altezza dell’antenna, la potenza emessa, e dati antenna.
Il programma calcola le ELLISSOIDI di FRESNEL, per conoscere l'attenuazione di tratta in funzione al profilo altimetrico tra i due punti presi in esame.
Il programma RADIOMOBILE si collega ad internet per utilizzare i dati messi a disposizione dalla NASA che sono chiamati SRTM. I profili SRTM prendono il loro acronimo da Shuttle Radar Topografy Mission..
Per scaricare il programma RADIOMOBILE clicca qui
Per ulteriori informazioni e assistenza teorica e pratica contattare IK4NYV Piero email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
HARDWARE e SOFTWARE per realizzare un link alla rete del Monte Ghebbio.
Il materiale necessario per accedere alla rete del GHEBBIO ha un costo relativamente basso, è composto da una antenna gregoriana almeno di 80 cm, meglio ancora adattare una parabola satellitare televisiva, sostituendo l’illuminatore, da preferire le parabole ad offset da una primo fuoco a parità di diametro per il maggior rendimento. Per quanto riguarda il WiFi in commercio ne isistono diversi, noi ad esempio utilizziamo dei Linksys DD-WRT 54GL v1.1, molti altri usano il DWL900+ o altri ancora. Per concludere occorre una scatola stagna dove alloggiare il WiFi.
Visto le basse potenze di questi access-point occorre fare attenzione nell’eseguire collegamenti WiFi all’antenna il più corto possibile (si parla di pochi decimetri) e con cavo di buona qualità a bassa perdita specifico per tali frequenze.
DD-WRT 54GL V 1.1
Il router Linksys in questione a la caratteristica principale di supportare piattaforme Linux, il risultato è una grande quantita di firmware open source che permette l’implementazione di nuove ed interessanti features.
Uno degli utilizzi più interessanti di questo router wireless (oltre chiaramente a quella per cui è nato) è la possibilità di configurarlo come ethernet bridge, per utilizzarlo quindi come ricevitore wi-fi potente e versatile, in quanto una volta configurato fornirà connessione tramite lo switch LAN integrato.Per chi non lo sapesse, la funzionalità bridge non è altro che l’utilizzo di un secondo router per captare il segnale wi-fi proveniente da quello principale e la sua ritrasmissione. La funzionalità ethernet bridge consente di "forzare" il router che funge da ponte a rendere disponibile la connessione tramite le sue uscite LAN piuttosto che la ritrasmissione del segnale via etere. Le operazioni per trasformare il WRT54GL v 1.1 in un ricevitore wi-fi sono relativamente poche e piuttosto semplici anche per chi non è particolarmente pratico.
Installiamo il nuovo firmware
Per prima cosa abbiamo bisogno di installare un nuovo firmware sul nostro WRT54GL, il firmware in questione scaricabile da internet si chiama:
La procedura di installazione del nuovo firmware è piuttosto semplice: con il sfoglia su questa finestra di configurazione puntare al file scaricato .bin. E’ importante non spegnere l’apparecchio durante il procedimento di installazione.
Passiamo alla configurazione
Adesso dobbiamo configurare il router in modo tale che agisca da "CLIENT". Vediamo quali passi effettuare:
Recarsi sulla bagina Basic Setup
- Assegnare al router un indirizzo IP, meglio richiederlo a IK4NYV via email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. questo per non creare conflitti sulla rete con Ip doppi , nell’esempio imposteremo 44.134.0.123
- Alla voce Subnet mask impostare 255.255.0.0
- Su Internet Connection type selezionare disabled
- Infine, disattivare il DHCP
Adesso occorre posizionarsi sulla pagina Basic Wireless Settings nel menu Wireless
- Alla voce Wireless Mode selezionare Client Bridge
- Su Wireless Network mode selezionare le tipologie in base al router principale, solitamente comunque conviene utilizzare Solo-B
- Dove chiede il nome del SSID inserire il nome del router principale, quindi in questo caso IK4FMY .
Spostiamoci quindi su Wireless Security, sempre all’interno dello stesso menu e disattivarlo.
Spostiamoci su Wireless, Impostazioni avanzate e mettere al minimo tasso di velocità 1 Mbps
Segliere la sola antenna destra
Aumentare la potenza a 200 milliwatt
Non ci rimane che puntare l’antenna nella direzione prevista, il puntamento è critico, occorre tanta pazienza, la procedura di puntamento è la seguente:
- Persone richieste almeno due, una persona per il puntamento antenna, un'altra persona al PC. Altra cosa da fare prima di iniziare il puntamento trovare la direzione in gradi della nostra sorgente da captare su una cartina, oppure usare il programma APRS molto comodo per rilevare direzioni e distanze. Trovato pressapoco i gradi della nostra sorgente ipotizziamo 220° ci fissiamo due punti all’orizzonte, case, tralicci, alberi, o altro ancora a gradi 200° e a 240°. Questi saranno i nostri riferimenti per spazzolare avanti e indietro con l’antenna. Altra cosa da verificare molto importante sono i gradi di elevazione da dare all’antenna, considerando che il Ghebbio si trova a 250 mt di altezza.
- La persona al PC si posiziona sulla pagina STATUS, spostiamoci sulla sotto finestra WIRELESS,
- Cliccare sul pulsante RICERCA SITO si apre un ulteriore pagina che useremo per la ricerca del segnale. Su questa pagina abbiamo i seguenti parametri: SSID il nominativo del access-point che in questo caso sarà IK4FMYquando lo troveremo, l’indirizzo MAC, il numero del canale utilizzato, che in questo caso sarà il CH1, inoltre abbiamo il segnale di arrivo Rssi espresso in dbm, e altro parametro che ci servirà nel verificare un buon puntamento antenna è il rumore che dovrà stare attorno ad un –95 -98 dbm
- Quindi si procede nel seguente modo per la ricerca del segnale: l’operatore al PC clicca sul pulsante Rfresh ogni 5 secondi verificando la presenza o no del segnale. L’operatore sull’antenna gira a step di un grado o due alla volta con cadenza di 20 secondi.Si procede in questo modo con molta pazienza senza demordere, possono passare anche ore ed ore, ma alla fine il segnale sarà trovato. A questo punto si esegue il puntamento fine avvalendosi del segnale Rssi, più il numero sende più il segnale sarà forte.
A questo punto si lancia la connessione ciccando sul pulsante Collega e sulla finestra STATUS, e sulla sotto finestra WIRELESS apparirà il segnale.
- Per provare il funzionamento della connessione alla rete un metodo buono è quello di andare in DOS ed eseguire il comando ping nel seguente modo. PING 44.134.0.4 –t –l 1000 per caricare ulteriormente il ping aumentare il numero 1000 fino ad un massimo di 10000 e verificare il tempo di risposta ed eventuali frame (pacchetti di bit) persi . Il comando in dos per bloccare il ping è control c.
FASI DI REALIZZAZIONE PROGETTO RETE GHEBBIO
Prima fase.
Interconnettere i tre access-point principali fra di loro come da figura, per realizzare la nostra rete wireless.
Per questa realizzazione abbiamo usato dei LINKSYS DD-WRT54GL V1.1 con Booster in uscita Bi- Directional da 1 watt marca:
Indoor 2,4 GHz IEEE 802.11b/g compatible
Operating Range 2400-2500 MHz
Trasmit Gain 15 db Adjustable
Input power 5-20 dbm optimal input power 9-13 dbm
Receiver Gain 12 db
Seconda fase
Attivazione di un ACCESS –POINT Romagna, installato sul M.Ghebbio con antenna polarizzazione H ad alto guadagno 21db con angolo di irradiazione 120° numero IP 44.134.0.4 per utenti client zona Cesena IZ4FVW, Faenza IW4AVZ, Bagnacavallo IW4CYH, Altedo I4DRY.
Terza fase
Attivazione access-point per dorsale Monte Romano 44.134.0.23
Quarta fase
Attivazione nodo remoto in località Monte Romano
Quinta fase
Attivazione di uno o più micro server per telecomandi ON/OFF per attivare i servizi che seguiranno del tipo webcam rtx scanner ecc. nei vari nodi. Per eventuali chiarimenti ed eventuali realizzazioni di tale scheda contattare Pierluigi Guerzoni http://members.ferrara.linux.it/iz4ako/ IZ4AKO.
Sesta fase
Attivazione di alcune WEBCAM su Monte Ghebbio, Monte Romano, Riolo Terme
Settima fase
Attivazioni del SERVER APRS con centralina meteo zona Poggiolo Imola.
Ottava fase
Attivazione stazione RTX in SHF con controllo remoto in isofrequenza 1297,550 in località Monte Romano.
Nona fase
Attivazione di un ricevitore scanner sul Poggiolo acquisibile in ECHOLINK per banda VHF 145.000 – 145.800
Decima fase
Attivazione di un RTX in QRP tipo FT817 operante in HF- VHF-UHF con controllo remoto ubicato sul M. Ghebbio
Seguiranno altri progetti se ci sarà un interesse in merito, chi avesse qualche idea e desiderasse far parte in questo gruppo di lavoro non deve far altro che mettersi in contatto con
IK4NYV Piero email:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
STATO AVANZAMENTO LAVORI.
Fase 1 operativa
Fase 2 operativa
Fase 3 in corso di realizzazione
Gruppo di lavoro
IK4NYV
IK4FMY
IZ4AQM
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Storia di un transverter per i 13 cm
Un transverter e’ un dispositivo che permette di traslare la banda di funzionamento di un ricetrasmettitore su un’altra frequenza .Ciò può essere fatto per attivare una banda non disponibile sul nostro rtx o per portare il front end più vicino all’antenna,con lo scopo di ridurre le perdite del cavo. In questo caso (stiamo parlando di 2300 MHz ) vediamo che entrambi i risultati ci tornano utili.
Un transverter si compone di sei blocchi fondamentali più una serie di circuiti o componenti accessori che completano il nostro lavoro.
Il cuore del sistema e' composto dall'oscillatore locale e dal mixer,che sono i responsabili della conversione di frequenza,servono poi un preamplificatore,un amplificatore di trasmissione,almeno un filtro , un'interfaccia ricetrasmettitore e dispositivi accessori per la commutazione e distribuzione rf e dc.
Fig. 1 schema a blocchi di un transverter tipo
Questa e' la teoria,ora la storia.
Dopo il debutto in 23 cm con iz4grn , subito ci e' venuta la voglia di salire più in alto…
Dopo fortuiti ritrovamenti sui banchetti delle fiere , pause di riflessione e momenti di ricerca sulla rete (quasi due anni) spinto da iw3ipi Ivan,ho messo tutto il "bottino" sul banco e ho cercato di visualizzare il risultato finale:attiravano l'attenzione tra gli altri:un duplexer ex ponte radio Alcatel con circolatori , scovato da Alessandro iw4avz a Marzaglia,un mixer di ricezione con moltiplicatore a varactor del locale ,relè surplus,cavettini in semirigido e un pel po' di ciarpame...ne e' uscito il nostro modello di transverter che,salvo qualche variazione e' ora in uso nella stazione di Alessandro grn,nella mia e, in futuro in altre. Il tutto e' stato costruito attorno al mixer,che contenendo un moltiplicatore dell'oscillatore locale mi ha facilitato notevolmente il lavoro...in origine era montato su un ricevitore da ponte radio (italtel-auso) ed era espressamente di ricezione,infatti la porta if aveva un pre a larga banda e alto guadagno e quindi non permetteva di usarlo in trasmissione,la porta rf e' a 2-2.7 GHZ e l'ingresso del locale ha un moltiplicatore a varactor,veniva alimentato a circa 200 MHz con +15 dBm ,quindi moltiplicava per 10 .Prima e' stato testato in ricezione, confermando il funzionamento regolare (non si sa mai ),poi e' stato rimosso il pre rx e provato in tx... disastro! Una quantità enorme di segnali spuri,armoniche del locale e relativi prodotti di conversione,ma c'era da aspettarselo:data la semplicità del sistema : ogni 217,6 MHz (la frequenza scelta per il locale) un'armonica e, attorno a queste,144 MHz (la frequenza scelta come if)sopra e sotto i prodotti di conversione. Bisognava riconsiderare l'architettura. In origine,come ho detto veniva "pompato" con 15 dBm a un decimo della reale frequenza di locale e quindi per la nostra applicazione avevo previsto 217,6 MHz, infatti:
F uscita -F if = F locale,quindi 2320 - 144 = 2176 che diviso per 10 da' 217,6.
Ho provato quindi frequenze di"pompaggio" multiple più alte. 544 MHz e' risultata essere la più idonea : l'ingresso del moltiplicatore (un passa basso) la accettava ancora e i prodotti indesiderati erano abbastanza distanti da essere agevolmente eliminati da un filtro adeguato . Ho allora dovuto rifare il locale che era costituito da un oscillatore a basso rumore pilotato da un xtal 108,8 seguito da un duplicatore e da un amplificatore. Il duplicatore e' diventato un qintuplicatore...Pulendo il mixer con un filtro si aveva in uscita un bel segnale a 2320 a circa -22 dBm , spurie e armoniche sotto di 60 dB : bene!
Fig.2a Il mixer lato mixer e pre
Fig.2 b Il mixer lato moltiplicatore
Serviva un amplificatore con almeno 50 dB di guadagno capace di erogare 3-400mW per la trasmissione. E'stata allora costruita una catena di amplificazione selezionando i dispositivi a mia disposizione e cioè era3 (20 dBg +10 dBm),VNA25 (17 dBg +17 dBm) e sxa-389 (13 dBg +25 dBm),gentilmente fornito da iw4cnp per questa bisogna ,TNX Andrea!,e da me utilizzato per la prima volta. Assemblato dentro una scatolina metallica e connettorizzato sma m-f in maniera da montarlo direttamente sul circolatore ,evitando il cavo all'ingresso e rendendolo così autoportante,ha subito dato buoni risultati:350mW stabili e puliti .
Fig. 3a Lo schema dell’amplificatore di trasmissione.
Fig. 3b L’amplificatore di trasmissione.
Adesso era giunto il momento del pre. Cnp mi aveva omaggiato anche un pre a bipolari da circa 22 dB ottimo ma ingombrante anche se piccolo (vedrete!). Il transverter doveva essere alloggiato in una scatola stagna tipo Gewiss 20 x 30 e la roba continuava a lievitare...
Mi sono ricordato che su un ponte Alcatel 23-26 GHz (forse oggetto di una prossima descrizione) ,dopo la modifica attuata per piegarlo ai nostri scopi,rimavevano inutilizzati alcuni mmic a basso rumore... un po' di mga81563,qualche mga82563 e un magnifico mga86576 che venne immediatamente estirpato e montato in una scatolina fresata senza tanti complimenti (per la saldatura al contenitore delle masse l'ho messo sul fornello di cucina!) .E'nato un pre a banda larga e rumore contenuto sotto i 2 dB con 23 dB di guadagno in un centimetro cubo. Lo schema è quello applicativo del data sheet .
Fig. 4a Lo schema del pre.
Fig.4b Il pre:si intravedono il chip ATC e la “u” per l’accordo del rumore all’ingresso
Eravamo già a buon punto,ora dopo le prove con filtri per misure ,mancava un filtro dedicato che e' stato ottenuto dal ramo di trasmissione del duplexer alcatel completo del circolatore al quale,al posto del carico del circolatore e del connettore di uscita (un 4,1\7,9 credo),sono stati montati due sma a flangia grande recuperati da un circolatore gsm. Modificato e portato in banda (era a 2408) si e' dimostrato ottimo.
Fig. 5 Circolatore e filtro prima della “cura”.
Mancava ancora l'interfaccia radio,lo scopo di questo blocco e' di effettuare le commutazioni r/t sia della radiofrequenza che delle tensioni ,dosare i watt (meglio pochi : si evita di dissipare inutilmente calore) per ottenere la potenza richiesta alla porta if del mixer ,generalmente qualche milliwatt e, recuperare i dB che la conversione e il filtraggio si sono "mangiati".
Per questo stadio non mi sono inventato nulla di nuovo : ho costruito tal quale l’interfaccia dei transverter 47 e 76 GHz di db6nt. Gli schemi li potete trovare nel sito di dubus nella sezione archivi.
Fig. 5 interfaccia di Kune
Solamente ho aggiunto nella scatolina due regolatori : uno a 5v e uno a 12,più un relè due scambi,una sezione invia i 5 v alternativamente al pre rx o al driver tx ,l'altra in trasmissione fornisce i 24 v al rele' d' antenna,questo tipo di interfaccia lavora con i relè eccitati in ricezione e,per commutare usa una tensione presente sul connettore di antenna di alcune radio:l’FT290 è una di queste. Successivamente ,per il mio transverter ne ho costruita una versione con i relè eccitati in trasmissione. Ecco lo schema.(max.100mW !)
Fig. 6 Lo schema della mia interfaccia.
Era giunto il momento di assemblare il tutto e, in una calda notte di fine Agosto il transverter ha visto la luce nella sua prima versione .
Fig. 7 Il transverter prima versione.
Durante una splendida domenica passata a casa di Ivan,tra una passeggiata e una cena all'aperto(grazie Silvia!) ho sfruttato il suo stupendo generatore e il suo IC910(simile come interfacciamento all'IC275 del grn) ed è stato eseguito il test finale confermando il buon funzionamento: a-126 dBm il fischio in cw era ancora udibile e in tx ssb sono stati misurati 360 mW.Così come lo vedete , il transverter ha lavorato egregiamente assieme ad un IC275 (1,5W) e a una 25 elementi Tonna per circa due mesi,poi ... i nodi vengono al pettine! Mi spiego:per la commutazione era stata usata la tensione che gli Icom ,inserendo il pre, inviano in antenna quando sono in ricezione. Se si spegne la radio senza togliere l'alimentazione al transverter questo si porta in trasmissione e anche senza pilotaggio gli stadi di potenza rimangono polarizzati e,dopo una notte,probabilmente quando il sole ha incominciato a scaldare la scatola,il finale deve essere andato in valanga. Risultato:a cinque Km arrivava solo un segnalino quando di solito era un s 9 anche con il retro dell'antenna. La riparazione è stata l'occasione per cambiare tipo di commutazione infatti,siamo passati ad un ft 290 ,un'apparecchio sicuramente più limitato ma più idoneo al tipo di impiego. Inoltre Alessandro era affamato di potenza e dopo qualche mia resistenza quel po' di spazio libero rimasto è stato riempito da un finalino costruito attorno ad un mrf 282 e adesso iz4grn ha 5 watt in antenna.
Fig. 8 Adesso è proprio pieno…
Fig. 9 Schema a blocchi della configurazione attuale.
E’ ormai un anno che questo transverter e il “fratello” sono in funzione h24 e,a parte la deriva in frequenza rilevante ma gestibile (i quarzi sono sprovvisti di stabilizzazione termica) funzionano egregiamente. La banda dei 13 cm si e’ dimostrata bellissima e affidabile,capace di qso stabili anche con potenze minime e, anche se a volte le aperture seguono l’andamento dei 23 cm,in alri momenti una stazione che non si riesce a lavorare in 23 con 10 W si collega perfettamente in 13 con poco più di 300mW a con sistemi di antenne equivalenti. Nelle ultime fiere si stanno trovando sistemi di amplificazione UMTS surplus a mosfet di potenza rilevante….dai 50 dBm in su!L’uso di questi dispositivi insieme alla stabilizzazione termica saranno oggetto delle prossime fatiche…
Spero di avervi fatto nascere un po’ di interesse per questa banda e chissà non ci si possa sentire un giorno o l’altro in aria!
73 de iw4caq Dario.
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